Ca' Foscari Challenge School
Emanato con D.R. n. 456 del 17/06/2011 e modificato con D.R. n. 874 del 12/10/2011, con D.R. n. 403 del 19/07/2012, con D.R. n.96 dell'8/02/2013, con D.R. n. 33 del 14/01/2015 e con D.R. n. 46 del 20/01/2020.
Entrato in vigore il 26 gennaio 2020.
Art. 1 – Ca' Foscari Challenge School - Finalità
- La Ca’ Foscari Challenge School, d’ora in poi denominata “Scuola” (CFCS), ha come finalità istituzionale la programmazione, l’erogazione e l’aggiornamento dell’offerta di Ateneo nei settori della ricerca focalizzata sul trasferimento di conoscenza, dell’apprendimento attivo, dei master universitari, delle attività di lifelong learning e formazione corporate / executive riferiti ai diversi ambiti produttivi, economici e sociali delle imprese e delle istituzioni.
- La Scuola promuove, amplia e potenzia i rapporti dell’Ateneo con le istituzioni, le imprese e la società civile per intercettare e analizzare le esigenze di formazione spendibile sul mercato. A tal fine raccoglie e ottimizza la competente scientifiche e didattiche dei Dipartimenti dell’Ateneo nonché le esperienze e le risorse delle realtà esterne locali, nazionali e internazionali - pubbliche e private - per la creazione di un’offerta capace di incontrare la domanda di formazione delle persone e delle imprese.
- La Scuola svolge la sua attività nel quadro delle norme regolamentari, delle indicazioni politico-programmatiche e degli obiettivi strategici deliberati dagli organi di governo dell’Ateneo.
- La Scuola svolge la sua attività in stretta relazione con il sistema di Ateneo volto alla coerenza dei contenuti, alla verifica della sostenibilità e della qualità dell’offerta formativa nonché di controllo della gestione, coordinandosi con organi e strutture dell’Ateneo ad essa deputati.
Art. 2 – Modello organizzativo
- Per l’efficace raggiungimento dei propri fini istituzionali la Scuola si articola in al più quattro sezioni denominate: “Challenge School of . . . ”. All’atto istitutivo, sono attivate le sezioni denominate:
- Challenge School of Management (CS-MAN);
- Challenge School of Environment (CS-ENV);
- Challenge School of Government (CS-GOV);
- Challenge School of Humanities (CS-HUM).
Rimane inteso che eventuali modifiche delle denominazioni delle Schools non richiedono una modifica del presente regolamento.
- Le Challenge Schools svolgono la propria attività nell’ambito delle indicazioni programmatiche e delle decisioni organizzative della Scuola. In particolare contribuiscono a sviluppare, gestire e potenziare i rapporti con le istituzioni, le imprese e la società civile al fine di monitorare la domanda di formazione.
- Ad ogni Challenge School partecipano i dipartimenti che offrono competenze e risorse per la programmazione ed erogazione dell’offerta formativa. Tra essi, ciascuna Challenge School potrà identificare un dipartimento di riferimento.
- La Scuola svolge le seguenti funzioni:
- pianifica l’offerta scientifica e formativa complessiva, articolata all’interno delle Challenge Schools di cui promuove le funzioni;
- rivolge alle Challenge Schools indicazioni programmatiche finalizzate al costante aggiornamento dell’offerta formativa e alla cura dei rapporti con le realtà esterne nell’ambito delle indicazioni politico-programmatiche e degli obiettivi strategici deliberati dall’Ateneo;
- presidia e garantisce l’erogazione dei servizi per la progettazione dei contenuti e la gestione delle attività scientifiche e formative, le funzioni di promozione e comunicazione istituzionale e i servizi di assistenza, agli studenti e career management;
- delibera le decisioni organizzative utili a ordinare l’offerta formativa e scientifica delle Challenge Schools;
- sviluppa e coltiva i contatti e relazioni i rapporti con le istituzioni, le imprese e la società civile nell’ambito delle indicazioni politico-programmatiche e degli obiettivi strategici deliberati dall’Ateneo;
- tiene i rapporti con gli organi centrali dell’Ateneo;
- vigila sull’attività delle Challenge Schools a garanzia del raggiungimento degli scopi istituzionali nonché del rispetto del presente regolamento, dei regolamenti interni della Scuola e di quelli dell’Ateneo;
- sovraintende ai rapporti fra le Schools, per le questioni di carattere interdisciplinare.
- La Scuola e le singole Challenge School si avvalgono, delle strutture dell’Amministrazione dell’Ateneo per tutte le funzioni di rilievo pubblicistico connesse al valore ufficiale dei titoli rilasciati. Inoltre, si avvalgono della funzione strumentale della Fondazione Ca’ Foscari per la gestione operativa, amministrativa, contrattuale e finanziaria, regolamentandone i rapporti con apposita Convenzione.
- Per quanto riguarda le procedure di approvazione, gestione e rendicontazione dei Master Universitari o di altre attività che prevedano l’erogazione di Crediti Formativi Universitari, la Scuola fa riferimento ai relativi regolamenti di Ateneo. Ogni altra attività è gestita autonomamente dalla Scuola di concerto con i Dipartimenti coinvolti.
Art. 3 – Organi di governo
- Gli organi della Scuola sono:
- il Direttore (Dean);
- il Comitato di direzione.
Art. 4 – Il Direttore della Scuola
- Il Direttore è nominato dal Rettore, sentito il Senato accademico, tra i docenti e i ricercatori dell’Ateneo con comprovate competenze scientifiche in materia ricerca applicata e apprendimento attivo nonché con adeguate competenze ed esperienza nei rapporti con le istituzioni, le imprese e la società civile. L’incarico è incompatibile con la carica di ProRettore, Direttore di dipartimento e Scuola interdipartimentale o di Ateneo.
- Il Direttore dura in carica tre anni ed è rinnovabile per un solo mandato consecutivo.
- Il Direttore:
- rappresenta la Scuola verso l’esterno e nei confronti degli organi e delle strutture dell’Ateneo;
- convoca e presiede il Comitato di direzione;
- presenta annualmente agli Organi dell’Ateneo il piano dell’offerta formativa e scientifica della Scuola;
- presenta annualmente agli organi dell’Ateneo una dettagliata relazione sull’andamento della Scuola, sui risultati gestionali raggiunti, sull’efficienza/efficacia dei prodotti formativi, sulle prospettive future delle attività.
Art. 5 – Il Comitato di direzione
- Il Comitato scientifico è l’organo collegiale cui spetta l’adozione delle linee di indirizzo per lo svolgimento delle attività della Scuola con particolare riferimento agli indirizzi di portafoglio di prodotti formativi da proporre al mercato del lavoro.
- Il Comitato di direzione è composto, oltre al Direttore che lo presiede, da un referente per ognuna delle Challenge Schools – nominati dal Rettore su proposta del Direttore della Scuola – dal Prorettore alla Didattica di Ateneo e da un componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ca’ Foscari. In particolare:
- il Direttore svolge le funzioni di cui al precedente Art. 4;
- i referenti delle Challenge Schools sovraintendono alla definizione delle attività scientifiche e formative delle rispettive scuole;
- il prorettore alla Didattica di Ateneo presidia il raccordo con i sistemi di Ateneo di cui all’Art. 1, comma 4;
- il Consigliere di Amministrazione della Fondazione Ca’ Foscari presidia il rapporto di gestione operativa della Scuola con la stessa Fondazione di cui all’Art. 2 comma 5.
- Alle riunioni del Comitato di direzione partecipano il responsabile della gestione delle attività formative della Fondazione Ca' Foscari e il Dirigente dell’Area Didattica e Servizi agli Studenti dell’Ateneo.
- Il Comitato di direzione può avvalersi della collaborazione di un Advisory Board composto da personalità dei settori economico-istituzionali di riferimento per le attività della Scuola. I componenti sono nominati direttamente dal Comitato.
- Il Comitato di direzione:
- sovraintende alla predisposizione dell’offerta formativa e scientifica della Scuola;
- contribuisce alla predisposizione della relazione annuale di cui all’art. 4 comma 3, lett. d);
- analizza e persegue le indicazioni politico-programmatiche e gli obiettivi strategici deliberati dagli organi di governo dell’Ateneo;
- rivolge alle Challenge Schools indicazioni programmatiche per il costante aggiornamento dell’offerta formativa e la cura dei rapporti con le realtà esterne, coerentemente con gli scopi della Scuola;
- monitora la struttura organizzativa della Scuola;
- contribuisce alla definizione degli standard di attivazione dei Master, sulla base degli indirizzi del Senato accademico e con il supporto del Nucleo di Valutazione dell’Università;
- assicura il reperimento delle risorse economiche e finanziarie per le attività della Scuola.
- Il Comitato di direzione dura in carica 3 anni ed è rinnovabile per un solo mandato consecutivo.
- Il Comitato è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno.
Art. 6 – Norma di rinvio
- Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento si fa rinvio alle norme dello Statuto e ai Regolamenti di Ateneo.
- Le modifiche al presente regolamento sono approvate dal Senato Accademico, previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione.
Last update: 14/02/2023